Gubbio Oggi
maggio 1993

  In questo numero: un articolo su Alessandro Cipiciani e delle stupende testimonianze sul Palio nel Passato.



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"Lesandro" Cipiciani di Lauretta Cappannelli

Da sempre conoscevo Alessandro Cipiciani, ma solo negli ultimi anni avevo stretto con lui un rapporto più stretto di quello della semplice conoscenza di vicinato. Lo chiamavo, come tutti , "Lesandro" lui mi indicava come la "mia parrocchiana" infatti ci incontravamo ogni domenica mattina a S. Maria, alla Messa delle 9, facevamo insieme un pezzo di strada parlando del tempo, degli acciacchi della vecchia, ma più spesso di Gubbio. Alessandro era innamorato della nostra città e prendeva a cuore ogni problema, spesso era critico, sempre preoccupato per le sue sorti, non a caso era socio e consigliere del Maggio Eugubino. Rispettoso delle tradizioni più autentiche di Gubbio fu balestriere conosciuto per la sua "mira " e maestro delle generazioni più giovani che da lui impararono l' arte della veretta. Ci incontrammo per I 'ultima volta I 'undici maggio presso la redazione di "Gubbio oggi" dove lo avevo invitato per raccogliere materiale fotografico sul Palio della Balestra. Disponibile, come era nella sua indole, era venuto con foto, ritagli di giornale, documenti sul suo passato di balestriere. Trascorremmo insieme un' oretta durante la quale mi confidò anche un suo rammarico e a conclusione disse: "...faranno loro, tanto io moro presto...". Quando stava per partire, dalla busta che aveva in mano cadde la fotocopia di un articolo che l'avvocato Gini aveva scritto sul "castello " della torretta del campanone, io lo raccolsi e lo lessi d'un fiato e domandai. Seppi che il castello del campanone compiva in quei giorni 40 anni infatti si inaugurò nel 1953. L' opera fu realizzata da Alessandro: provetto maestro del ferro battuto e sostituì quello ligneo, vecchio di secoli. Il castello del peso di 45 quintali fu messo in sede, pezzo per pezzo, da Lesandro insieme ai ragazzi della sua officina di Via Gioia. L'opera commissionata dalla Soprintendenza ai Beni Culturali ebbe un costo di un milione e mezzo di lire compreso lo smantellamento del vecchio sistema marcito dai secoli. "Un mese e mezzo di lavoro" ricordò Lesandro" e tanta paura il giorno delle prove fatte insieme a Gaetano Nuti e Alfredo Lauri e pensare che non c' era nennure il batoccolo, poi tutto andò a gonfie vele e il giorno dei Ceri mi sembrò che il campanone suonasse bene come mai". Pensai di scrivere due righe su questo anniversario e Cipiciani ne fu contento e mi promise una foto che lo raffigurava nella sua officina al lavoro, me l' avrebbe portata il giorno successivo alle 17.00. Il 12 lo aspettai, ma non venne alI' appuntamento, pensai che non avesse trovato la foto, non sapevo che alle 16,30 la morte era venuta a prenderselo quasi avesse ascoltato le parole che mi aveva confidato.Caro Lesandro, vi ricorderò sempre come un ottimo artigiano, un ottimo eugubino, un ottimo amico. 

Da Gubbio Oggi pag.13 - Anno III n.5

Il Palio nel passato

L'ultima domenica di maggio di ogni anno si rinnova la secolare sfida della balestra antica all'italiana da postazione contro la città di Sansepolcro. La gara, di cui si hanno notizie già dal 1461 , ha come premio un "palio" opera di prestigiosi artisti ed è spettacolo di genuino folclore. Il palio 1993 è stato realizzato su bozzetto dello scultore Agapito Miniucchi. Le foto delle pagine seguenti dimostrano come la società "Balestrieri di Gubbio" abbia portato alto il nome della manifestazione e della città in molte piazze italiane ed estere puntando sulla storia e sulla veracità della sua tradizione. 

1935
Il Dr. Mario Farneti, in abiti borghesi, mira al Tasso in Piazza Grande.

1951
I balestrieri in Piazza Grande. Tra il gruppo c'è anche una "monna" in costume maschile incaricata di premiare i vincitori del Palio.

Genova 1953
I balestrieri eugubini sono stati apprezzati ovunque ed hanno partecipato a manifestazioni in ogni parte d'Italia.

Data non specificata
In Piazza della Signoria, ancora per metà a prato, i balestrieri sfilano a cavallo nell'unico corteo che li ha visti anche cavalieri.

Da Gubbio Oggi pag.33-38 - Anno III n.5