Gubbio Oggi
agosto 2001

  In questo numero: "Folklore, quale salvaguardia?" , "Immagini di festa" e "Feste o sagre?".



Gubbio Oggi
Copertina



 Gubbio Oggi 
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Gubbio Oggi 
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Gubbio Oggi 
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Folklore, quale salvaguardia?

La notizia dell' Associazione regionale per le manifestazioni storiche ha creato un vero e proprio subbuglio, nella nostra città. Partendo da questo tema (trattato all' interno di "Gubbio Oggi") lanciamo il classico sasso nello stagno. 
Prendendo di mira, quello che è il vero problema delle manifestazioni folcloristiche eugubine, che certo quanto a tradizione, continuità e autenticità non temono confronti ne possono effettivamente accettare di essere messe sullo stesso piano di altre iniziative dalla dubbia provenienza. Affermare un'indiscussa autenticità, e sulla base di questo restare fuori del circuito delle manifestazioni regionali, ha il suo contrappeso negativo: significa perdere possibili finanziamenti e agevolazioni che questa Associazione ha in animo, come peculiare finalità, di generare. 
Che fare dunque? Accettare il compromesso di stare alla pari con gli altri ("per un pugno di dollari" verrebbe da dire?) o affermare la propria unicità, accettando però di vedere gli altri gratificati da iniziative e sovvenzioni? 
Ma il dilemma è solo il paravento del vero nocciolo. Chi salvaguarda in realtà le nostre tradizioni? Se almeno per il Palio della Balestra esiste una Società Balestrieri che opera e si muove con I'intento di valorizzare ed enfatizzare gli aspetti più significativi di una tradizione plurisecolare, chi riveste questo compito per la Festa dei Ceri? Verrebbe da dire, siamo alle solite: il Comune ha per ora lanciato un'idea di un confronto cittadino (ma precedenti esperienze insegnano, che non produce risultati); gli altri soggetti (Famiglie, Università, Maggio Eugubino) tacciono. Chi tace acconsente...ma in questo caso, a cosa serve?

Da Gubbio Oggi pag.3 - Anno XI, n.6

Immagini di festa  di Eugenio Procacci

Non poteva mancare il folclore nell'estate eugubina. Di n grande rilievo il 36° Palio Nazionale della Balestra Antica all'Italiana disputato il 5 agosto tra le città di: Gubbio, Sansepolcro, San Marino, Massa Marittima e Lucca per l'aggiudicazione del titolo di "Re della balestra" e del relativo collare d'oro detenuto dall'eugubino Marcello Rogari che lo aveva vinto a Lucca nella passata edizione. Non possiamo informare del risultato ne elogiare il vincitore del Palio 2001 perché al momento di andare in stampa non è stato ancora disputato. 
Fervono intanto i preparativi per il Torneo dei Quartieri, il folclore di mezz'agosto. La macchina organizzativa si era messa in moto dopo la conferma dell' approvazione da parte del nuovo sindaco Goracci e dell' assessore alla cultura Barchetta del sostegno necessario da parte dell'Amministrazione.
Le sedi delle associazioni dei quattro quartieri eugubini
Sant' Andrea, San GIulIano, San Pietro e San Martino si sono trasformate in veri laboratori per l'allestimento dei Cortei storici che sfileranno per le vie della città, nel pomeriggio del 14 agosto, convergendo verso Piazza Grande dove alle ore 17.00 è prevista la manifestazione. 
Il Palio che verrà assegnato al quartiere del balestriere primo classificato è stato realizzato dalla giovane artista eugubina, Katia Cerbella, diplomata all' Accademia di Belle Arti. Al vincitore insieme al drappo verrà consegnata una medaglia in oro, fatta realizzare per l'occasione dal Maggio Eugubino, organizzatore del torneo insieme alle associazioni di quartiere. 
Presenti, come sempre, a completare la scenografia, il gruppo Sbandieratori di Gubbio che farà volare le sue bandiere tra i medioevali palazzi eugubini. 
Il Torneo dei Quartieri, anche se rappresenta una rievocazione storica, nata dal nulla e stretta tra due colossi di ininterrotta tradizione popolare come i Ceri ed il Palio della Balestra, è riuscito a guadagnarsi uno spazio di tutto rispetto nelle manifestazioni folcloristiche della nostra città. Infatti si sono raggiunti ottimi risultati sia sotto l'aspetto di partecipazione popolare sia dal punto di vista della qualità, del tutto apprezzabile, dello spettacolo. 
L'ultima considerazione da fare è un elogio alla comunità eugubina che attraverso le persone dei quartieri, l'amministrazione comunale, la società Balestrieri, la Socie
tà Sbandieratori, i Campanari, l'Associazione Maggio Eugubino si mobilita e si impegna spontaneamente per garantire una manifestazione degna della cornice storica e architettonica di Gubbio. 

Da Gubbio Oggi pag.22 - Anno XI, n.6

Feste o Sagre? di Alberto Cappannelli
I Ceri sono sempre alla ribalta nello scenario della nostra città. Questa volta, se ne parla per l'esclusione dalla neonata Associazione per le manifestazioni storiche dell'Umbria. Un'associazione, nata con lo scopo di far conoscere, valorizzare e diffondere le manifestazioni umbre nella loro globalità storica. Sono 15 le città umbre aderenti, con presidente Pierluigi Mingarelli che ha presentato l'associazione alla Regione da cui si aspettano finanziamenti. Dall'elenco delle manifestazioni storiche compaiono tra le altre "Corsa all'anello" di Narni, "Calendimaggio" di Assisi, "Corteo storico" di Orvieto e Norcia, "Palio dei colombi" di Amelia, "Fuga del bove" di Montefalco, "Palio dei Terzieri" di Città della Pieve, "Giochi delle Porte" di Gualdo Tadino, "Donazione della Santa Spina" di Montone; manca la "Festa dei Ceri" ed il "Palio della Balestra" di Gubbio, la "Giostra della Quintana" di Foligno. Tre manifestazioni di grande rilievo non solo folcloristico, ma storico specie i Ceri celebrati ininterrottamente dal 1160 e simbolo della Regione.

"Nessuno si è permesso di dare l'adesione a detta associazione - ha affermato Palmira Barchetta, assessore alla cultura, in risposta all'interpellanza dei consiglieri di AN , Stefano Pascolini e Gianfrancesco Chiocci - innanzitutto perché la Festa dei Ceri, nella sua unicità non rientra tra le rievocazioni storiche e non si può confondere con sagre". 
Giustissimo. La nostra tradizione non può essere confusa con invenzioni o rievocazioni dell' ultim'ora e l' hanno capito anche i rappresentanti dell' Ente Quintana di Foligno che hanno contattato le associazioni eugubine preposte allo svolgimento della Festa dei Ceri per avviare un discorso di tutela di queste importanti manifestazioni umbre, uniche al mondo. Un contatto, ancora in embrione, ma che non può che dare buoni risultati per la considerazione che ne abbiamo ricevuto e per l'apertura che richiede. Un discorso che non esclude anche la possibilità di ottenere finanziamenti dalla Regione, perché se è vero che la Festa dei Ceri non va commercializzata per non svilirne la spontaneità, è pur vero che con risorse economiche se ne potrebbero migliorare aspetti scenografici di rilievo come addobbi e stendardi, si potrebbe curare la sicurezza (murello di Piazza Grande, passaggi alternativi a Porta Sant'Ubaldo) e l'immagine quale un Museo dei Ceri e chi ha altre idee, le dica pure. 
Questi concetti sono stati espressi anche dalla Barchetta che ha sottolineato l'apertura al confronto dell'Amministrazione escludendo «chiusure e prevenzioni senza fondamento» e ha ritenuto utile «una valutazione delle opportunità economiche e di maggiore visibilità della nostra città che deriverebbero dalla adesione all'Associazione».

Da Gubbio Oggi pag.44 - Anno XI, n.6