Vogliamo
tracciare una sintesi dell'attività della Società Balestrieri di
Gubbio non solo in
merito
alle gare ed alle vittorie,
tutte, conquistate nel 2001, ma anche alle iniziative del Consiglio
Direttivo che sta per concludere i tre anni di mandato. Tre e anni di
impegno, di rinnovamento, di valorizzazione della secolare storia
della Balestra come emerge dall'intervista al Presidente Ubaldo
Orlandi.
Un anno 2001 che la Società Balestrieri ricorderà a lungo?
«Certamente, è
stato un anno particolare e molto importante. n «. 2001 è
l'ultimo anno che questo Consiglio rimane in carica prima s del
rinnovo delle cariche sociali e, con soddisfazione, posso dire a che
abbiamo portato a termine tutti gli impegni presi. In questi tre anni
di presidenza, ho visto una Società attiva, presente, che ha riacceso
nei cuori dei cittadini di Gubbio l'orgoglio
di essere i depositari unici della Balestra. Gubbio è
la
terra del Palio non dimentichiamolo».
A
pensarci bene all'inizio della stagione le previsioni sull'annata che
stava per aprirsi non erano delle migliori. I lavori sul campetto
stavano iniziando, bisognava pensare all'organizzazione del Palio e
anche all'organizzazione del Torneo Nazionale:
«Oltre alle soddisfazioni di cui parlavo prima,
abbiamo raggiunto anche importanti traguardi tecnici. A cominciare
proprio dal rinnovo delle strutture del Balipedio che ancora sono in
lavorazione e che vedranno la loro completa sistemazione nei primi
mesi del 2002.
Poi, non era mai successo che una Società vincesse tutte le gare
dello stesso anno.
Devo dire infine che questi risultati danno morale soprattutto perché
ci fanno sentire vicini il calore della gente che quest' anno è
stata molto partecipe».
Ecco, proprio il calore dimostrato da tutti gli eugubini ha reso
le vittorie più belle. C'è da sottolineare che la stessa Società
Balestrieri si sente vicina alla città e per far entrare nel clima
del Palio più gente possibile organizza manifestazioni culturali
parallele:
«Ha colto nel segno. Quest'anno abbiamo
riproposto il Concerto a San Pietro. Bisogna dare merito alla
partecipazione della Banda Comunale della città di Gubbio e alla
Corale Giuseppe Verdi che insieme hanno presentato uno spettacolo
oramai
entrato
nel programma definitivo dell'organizzazione del Palio. Concerto che
vuol essere, appunto, un omaggio che la Società Balestrieri fa alla
città di Gubbio e a
i suoi cittadini».
Oltre al Concerto, c'è stata poi una prima Mostra fatta in
collaborazione con l'Istituto d'Arte?
«Sì. La Mostra, organizzata nella sala
inferiore del Bargello, è
stata
allestita per la visione dei costumi realizzati dall'Istituto d'Arte
di Gubbio in riferimento al quadro storico di Madonna Battista Sforza
alla quale siamo legati come prima
testimonianza (per lo meno come documentazione certa) dell'esistenza
già nel 1461 del "Balestrare il Palio". Questa mostra è
stata il sigillo di una collaborazione con l'Istituto d'Arte a cui
rendo grazie nella persona del suo Preside
Prof. Giovanni Meli».
Proseguendo
nell'iter delle manifestazioni, nell'ambito dell'organizzazione del
Torneo Nazionale, è stata inserita una seconda Mostra: "Incorniciamo
la Storia" in collaborazione con il Comune di Gubbio, con
l'Istituto d'Arte e con il Servizio Turistico Territoriale, allestita
nello stupendo
scenario degli Arconi del palazzo dei Consoli in Via Baldassini:
«Prendo spunto dalla domanda per sottolineare
che per me è stata la prima esperienza come Presidente della
Federazione Italiana Balestrieri e, mi creda, organizzare il Torneo
Nazionale, che vede coinvolto un numero molto alto di figuranti
(parliamo di circa 250 persone), non era facile. Abbiamo raggiunto
risultati organizzativi positivi grazie all'aiuto fondamentale di
tutti i Balestrieri ma soprattutto del Segretario Marcello Cerbella,
punto di riferimento per tutti e del nostro Vice presidente Eugenio
Procacci che ha diretto la regia della giornata intera. Per quanto
riguarda la seconda Mostra ideata e realizzata dal nostro socio
Panfili (l'autore di questa
intervista n.d.r.),
de- vo dire che ha riscosso successo tanto tra gli eugubini quanto tra
i turisti. Abbiamo verificato che è stata visitata da circa tremila
persone nei dieci giorni di apertura. Alcuni visitatori hanno la-
sciato dei messaggi entusiasti messaggi
entusiasti sulla città di Gubbio e
dediche affettuose nei nostri confronti. È stata l'occasione per
ricordare la problematica della salvaguardia dei Palii e sensibilizzare
tutti al modo di conservare le testimonianze della nostra storia.
Insomma, queste manifestazioni culturali sono un punto di forza per i
balestrieri eugubini. In un periodo in cui fioriscono come funghi le
società dei balestrieri, senza storia ne' tradizioni, mi sembra che
la scelta da fare è proprio quella, cioè di riproporsi e di
riproporre con tutta la forza le nostre origini, perché anche se in
Città qualche cosa sta cambiando, a livello regionale siamo lasciati
a noi stessi senza essere per niente tutelati».
A conclusione della stagione, il 20 Ottobre, la Giornata del
Balestriere, ci potrebbe dare qualche anteprima?
«La
cosa più importante in questa giornata è
l'acquisizione della consapevolezza da parte di tutti
dell'importanza della Società e del ruolo che ha
svolto, svolge e svolgerà per la città di Gubbio. La giornata
incomincia nel pomeriggio con la messa a San Giovanni in memoria dei
balestrieri defunti per poi proseguire la sera presso lo Sporting
Hotel dove ci sarà la cena preceduta da un piccolo convegno su
tematiche riguardanti la balestra. Quest'anno l'incontro è stato
diviso in tre parti. Dopo il saluto ai presenti ci sarà il primo
intervento curato dall'autore del restauro dei giardini di Madonna
Battista Sforza fatti fare in suo onore dal marito Federico II.
Proseguiremo con la visione di una breve ma significativa sequenza di
immagini che racchiudono la testimonianza delle vittorie di quest'anno
e anticiperanno un breve dibattito
per
cercare soluzioni legate alla salvaguardia dei Palii. Prima della cena
il Socio Onorario Luigi Viola che ha fatto parte della presidenza
della Società Balestrieri narrerà qualche aneddoto su quella che è
stata la Società Balestrieri nel Dopoguerra».
In conclusione, tante le vittorie, tanti i festeggiamenti in
questo 2001. Possiamo riassumerli tutti in quell'abbraccio commovente
tra Mario, Vittorio e Alessandro Baciotti in Piazza Grande dopo la
vittoria del Palio di Maggio a Gubbio? Possiamo in quell'abbraccio
vedere tutti gli eugubini e tutti i balestrieri stretti da un legame
affettivo per la nostra Città? Cosa ha provato in quei momenti al di
là della vittoria in se stessa, al di là dello sventolio dei
Drappi?
«Non posso negare l'immensa gioia personale
insieme ad una grande commozione nel vedere tantissime persone
condividere le emozioni della nostra gloriosa Società».
Da
Gubbio Oggi da pag.46 - Anno XI, n.8 |