Gubbio Oggi
ottobre 2001

  In questo numero: "2001, un anno da incorniciare" e "'l Barone, al secolo Franco Carletti".



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2001, un anno da incorniciare di Paolo Panfili

Vogliamo tracciare una sintesi dell'attività della Società Balestrieri di Gubbio non solo in merito alle gare ed alle vittorie, tutte, conquistate nel 2001, ma anche alle iniziative del Consiglio Direttivo che sta per concludere i tre anni di mandato. Tre e anni di impegno, di rinnovamento, di valorizzazione della secolare storia della Balestra come emerge dall'intervista al Presidente Ubaldo Orlandi. 
Un anno 2001 che la Società Balestrieri ricorderà a lungo? 
«Certamente,
è stato un anno particolare e molto importante. n «. 2001 è l'ultimo anno che questo Consiglio rimane in carica prima s del rinnovo delle cariche sociali e, con soddisfazione, posso dire a che abbiamo portato a termine tutti gli impegni presi. In questi tre anni di presidenza, ho visto una Società attiva, presente, che ha riacceso nei cuori dei cittadini di Gubbio
l'orgoglio di essere i depositari unici della Balestra. Gubbio è la terra del Palio non dimentichiamolo». 
A pensarci bene all'inizio della stagione le previsioni sull'annata che stava per aprirsi non erano delle migliori. I lavori sul campetto stavano iniziando, bisognava pensare all'organizzazione del Palio e anche all'organizzazione del Torneo Nazionale: 
«Oltre alle soddisfazioni di cui parlavo prima, abbiamo raggiunto anche importanti traguardi tecnici. A cominciare proprio dal rinnovo delle strutture del Balipedio che ancora sono in lavorazione e che vedranno la loro completa sistemazione nei primi mesi del
2002. Poi, non era mai successo che una Società vincesse tutte le gare dello stesso
anno. Devo dire infine che questi risultati danno morale soprattutto perché ci fanno sentire vicini il calore della gente che quest' anno è stata molto partecipe».
Ecco, proprio il calore dimostrato da tutti gli eugubini ha reso le vittorie più belle. C'è da sottolineare che la stessa Società Balestrieri si sente vicina alla città e per far entrare nel clima del Palio più gente possibile organizza manifestazioni culturali parallele: 

«Ha colto nel segno. Quest'anno abbiamo riproposto il Concerto a San Pietro. Bisogna dare merito alla partecipazione della Banda Comunale della città di Gubbio e alla Corale Giuseppe Verdi che insieme hanno presentato uno spettacolo oramai
entrato nel programma definitivo dell'organizzazione del Palio. Concerto che vuol essere, appunto, un omaggio che la Società Balestrieri fa alla città di Gubbio e
a i suoi cittadini».
Oltre al Concerto, c'è stata poi una prima Mostra fatta in collaborazione con l'Istituto d'Arte? 

«Sì. La Mostra, organizzata nella sala inferiore del Bargello,
è
stata allestita per la visione dei costumi realizzati dall'Istituto d'Arte di Gubbio in riferimento al quadro storico di Madonna Battista Sforza alla quale siamo legati come prima testimonianza (per lo meno come documentazione certa) dell'esistenza già nel 1461 del "Balestrare il Palio". Questa mostra è stata il sigillo di una collaborazione con l'Istituto d'Arte a cui rendo grazie nella persona del suo Preside Prof. Giovanni Meli».
Proseguendo nell'iter delle manifestazioni, nell'ambito dell'organizzazione del Torneo Nazionale, è stata inserita una seconda Mostra: "Incorniciamo la Storia" in collaborazione con il Comune di Gubbio, con l'Istituto d'Arte e con il Servizio Turistico Territoriale, allestita nello stupendo scenario degli Arconi del palazzo dei Consoli in Via Baldassini:
«Prendo spunto dalla domanda per sottolineare che per me è stata la prima esperienza come Presidente della Federazione Italiana Balestrieri e, mi creda, organizzare il Torneo Nazionale, che vede coinvolto un numero molto alto di figuranti (parliamo di circa 250 persone), non era facile. Abbiamo raggiunto risultati organizzativi positivi grazie all'aiuto fondamentale di tutti i Balestrieri ma soprattutto del Segretario Marcello Cerbella, punto di riferimento per tutti e del nostro Vice presidente Eugenio Procacci che ha diretto la regia della giornata intera. Per quanto riguarda la seconda Mostra ideata e realizzata dal nostro socio Panfili
(l'autore di qu
esta intervista n.d.r.), de- vo dire che ha riscosso successo tanto tra gli eugubini quanto tra i turisti. Abbiamo verificato che è stata visitata da circa tremila persone nei dieci giorni di apertura. Alcuni visitatori hanno la- sciato dei messaggi entusiasti
messaggi entusiasti sulla città di Gubbio e dediche affettuose nei nostri confronti. È stata l'occasione per ricordare la problematica della salvaguardia dei Palii e sensibilizzare tutti al modo di conservare le testimonianze della nostra storia. Insomma, queste manifestazioni culturali sono un punto di forza per i balestrieri eugubini. In un periodo in cui fioriscono come funghi le società dei balestrieri, senza storia ne' tradizioni, mi sembra che la scelta da fare è proprio quella, cioè di riproporsi e di riproporre con tutta la forza le nostre origini, perché anche se in Città qualche cosa sta cambiando, a livello regionale siamo lasciati a noi stessi senza essere per niente tutelati»
A conclusione della stagione, il 20 Ottobre, la Giornata del Balestriere, ci potrebbe dare qualche anteprima?
«La cosa più importante in questa giornata è l'acquisizione della consapevolezza da parte di tutti dell'importanza della Società e del ruolo che ha svolto, svolge e svolgerà per la città di Gubbio. La giornata incomincia nel pomeriggio con la messa a San Giovanni in memoria dei balestrieri defunti per poi proseguire la sera presso lo Sporting Hotel dove ci sarà la cena preceduta da un piccolo convegno su tematiche riguardanti la balestra. Quest'anno l'incontro è stato diviso in tre parti. Dopo il saluto ai presenti ci sarà il primo intervento curato dall'autore del restauro dei giardini di Madonna Battista Sforza fatti fare in suo onore dal marito Federico II. Proseguiremo con la visione di una breve ma significativa sequenza di immagini che racchiudono la testimonianza delle vittorie di quest'anno e anticiperanno un breve dibattito per cercare soluzioni legate alla salvaguardia dei Palii. Prima della cena il Socio Onorario Luigi Viola che ha fatto parte della presidenza della Società Balestrieri narrerà qualche aneddoto su quella che è stata la Società Balestrieri nel Dopoguerra»
In conclusione, tante le vittorie, tanti i festeggiamenti in questo 2001. Possiamo riassumerli tutti in quell'abbraccio commovente tra Mario, Vittorio e Alessandro Baciotti in Piazza Grande dopo la vittoria del Palio di Maggio a Gubbio? Possiamo in quell'abbraccio vedere tutti gli eugubini e tutti i balestrieri stretti da un legame affettivo per la nostra Città? Cosa ha provato in quei momenti al di là della vittoria in se stessa, al di là dello sventolio dei Drappi? 

«Non posso negare l'immensa gioia personale insieme ad una grande commozione nel vedere tantissime persone condividere le emozioni della nostra gloriosa Società».

Da Gubbio Oggi da pag.46 - Anno XI, n.8

'l Barone al secolo Franco Carletti di Ubaldo Gini

Le sue frecce non arriveranno più al tasso. Se n'è andato con la promessa di disputare l'ultimo Palio, quello di Sansepolcro. Forse era l'ultima sua sfida, consapevole del male che lo affliggeva. Franco Carlini, per tutti il "Barone", nella vita di tutti i giorni ha lasciato un vuoto per i tanti amici. La sua passione per Gubbio nasce dai vicoli di San Giovanni nei quali è cresciuto e dove ha mantenuto l'amore per la città e le sue tradizioni. La nobiltà d'animo di Franco era testimoniata dalla sua cordialità. E' stato un campione con la balestra con esaltanti vittorie per la società eugubina. Per due anni consecutivi ('84 e '85) ha vinto il Palio. La sua battuta era sempre pronta anche quando doveva difendere o elogiare il suo Milan stellare e i suoi campioni. Al San Biagio viveva le sue domeniche di calcio con la radiolina puntata sulla serie A mentre seguiva le sorti della squadra rossoblù. Un'altra passione: , ...vivere in prima persona gli eventi, di Formula Uno e i vari Motomondiali andando all'interno dei box, zone off-limits per altri. Il Barone ci mancherà oltre che nelIa gradinata del San Biagio soprattutto nel Corteo storico della Società Balestrieri. 

Da Gubbio Oggi pag.44 - Anno XI, n.8