I
Capitoli della Società Balestrieri Gubbio del 1925
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Articolo 1:
"La
Società". La Società dei Balestrieri della Città di Gubbio è la continuazione dell'antichissima Congrega dei Balestrieri, le cui regole codificate e ridotte in volgare nel 1729, vengono conservate pressoché integralmente, salvo lievi modificazioni rese necessarie specie per i cambiati ordinamenti di Governo ed amministrativi. E' composta di capi-balestrieri, di capi-banchi e di balestrieri e ne ha la tutela ed il controllo il Sindaco pro tempore o chi per esso. Articolo 2: "Capi - balestrieri". Giusta gli antichi capitoli, prendono la qualifica di capi-balestrieri coloro che avranno riportato rispettivamente il primo ed il secondo premio nel Palio dell'anno precedente e la qualifica stessa conserveranno sino all'esito del Palio dell'anno successivo. Articolo 3: "Capi - banchi". I Capi-banchi hanno il compito di piazzare i banchi e di regolare il tiro e vengono nominati ogni anno dall'Assemblea. Articolo 4: "I balestrieri". Chiunque poteva far parte della Società dei Balestrieri, purché di condotta assolutamente incensurabile, con età superiore ai 21 anni e domicilio in Gubbio. Potranno aspirare alla carica di balestriere anche coloro che avranno compiuto i 16 anni d'età, purché la domanda sia accompagnata dal consenso del padre o di chi ne esercita la patria potestà. Le domande, dirette ai capi-balestrieri, saranno redatte in carta semplice e sul loro accoglimento deciderà l'Assemblea. Articolo 5: "Delle quote". Ogni balestriere pagherà al depositario una quota mensile di L. 3; ed una tassa di ammissione di L. 10. Articolo 6: "Esercitazioni". Le ordinarie esercitazioni avranno luogo nei giorni stabiliti dall'Assemblea e saranno libere a tutti i soci: non potranno svolgersi che nel Poligono e dovrà presenziarle uno dei capi-balestrieri. Articolo 7: "Delle adunanze". Le adunanze ordinarie e straordinarie si tengono nella Residenza Comunale sotto la Presidenza del Sindaco o di chi per esso. Sarà cura dei capi-balestrieri fissarne il giorno d'accordo con l'Autorità Comunale. Le adunanze ordinarie avranno luogo almeno due volte all'anno per discutere sulle ammissioni di nuovi balestrieri, sull'erogazione dei contributi mensili, sulle gare e su quanto altro possa interessare la Società. Potranno anche tenersi adunanze straordinarie quando, per qualsiasi motivo, ne facciano domanda per iscritto almeno i due terzi degli associati. Articolo 8: "Delle gare". I capi-balestrieri potranno indire tra i soci gare speciali che si svolgeranno nel Poligono. Il 18 Maggio di ogni anno in occasione della festa del Patrono avrà luogo la gara principale che conserva il nome di Palio. Articolo 9: "Il Palio". Il Palio avviene in Piazza della Signoria, giusta gli antichi capitoli. I capo-banchi dovranno, il giorno innanzi e non oltre le ore 16 far prender nota presso la Segreteria Comunale dei loro banchi. Il giorno della gara tutti i capi-banchi avranno avuto cura di far collocare i banchi in Piazza della Signoria per le ore sedici. Non adempiendo a tale disposizione saranno passibili di un'ammenda di £. 10 che andrà a beneficio della Società, nè potranno piazzare più il loro banco. I banchi disteranno l'uno dall'altro metri 1,65, pari alla metà dell'antica canna romana. Prima che si inizi il tiro, tutti indistintamente coloro che intendono partecipare al Palio, dovranno presentare alla Segreteria Comunale le loro verrette o frecce e su ognuna di queste sarà scritto il nome del tiratore. Non saranno ammessi alla gara coloro che non saranno in regola con le quote mensili. I nomi saranno quindi imbussolati ed il turno di tiro avverrà secondo l'estrazione. La gara è ordinariamente preceduta da tiri di prova che avvengono dopo l'annunzio dato dal suono della pubblica campana. I tiri stessi però debbono cessare alle ore 17. In tale ora il Sindaco fa annunciare, a mezzo del Banditore, il principio del Palio. Tirano per primi i capo-banchi, i cui nomi sono imbussolati ed estratti a parte. Seguono quindi i balestrieri giusta l'ordine di estrazione dei nomi: estraendosi il nome di qualche balestriere che non fosse presente nella Piazza o che per guasto alla balestra non potesse tirare, il suo turno s'intende perduto. Finito il tiro, la rotella, accompagnata da due Donzelli, sarà portata nella Residenza Comunale avanti al Sindaco che deciderà quali siano stati i punti migliori. Il Palio o primo premio sarà vinto dalla veretta che avrà colpito nel tasso, anche se fosse rimasta senz'asta, purché questa, da confrontarsi col pezzo conficcato nel bersaglio, sia stata contrassegnata, come sopra, col nome del tiratore. Non colpendo nessuna verretta nel tasso, vincerà quella al tasso più vicina o di penna o di legno; la verretta a questa immediatamente più prossima, vincerà il secondo premio o Rotella ed il tiratore percepirà due lire per ogni altra verretta inflitta nel bersaglio, facendosi eccezione per quella del primo vincitore. Il primo premio è di lire 200. Dopo che il Sindaco avrà stabilita la graduatoria dei colpi, il vincitore del Palio sarà accompagnato a casa, a suono di trombe e tamburi e con la scorta dei donzelli Comunali che percepiranno una mancia di lire 10. Alla finestra della sua abitazione resterà per un giorno esposto il vessillo sociale. Il vincitore del secondo premio o Rotella, conserverà la Rotella stessa sino al Maggio dell'anno successivo. Articolo 10: "Inviti". Resta conservata l'antica consuetudine che i capi-balestrieri, non oltre il mese di marzo di ogni anno, debbano far invito ai Balestrieri di Borgo Sansepolcro ad intervenire al Palio del 18 Maggio. Se essi vinceranno la Rotella, saranno tenuti a riportarla per il Palio dell'anno successivo. |